venerdì 1 gennaio 2010

Nicola Di Maio

Nicola Di Maio è nato a Castelvetrano (Trapani) il 27 gennaio 1949. Nella sua città esercita la professione di medico. Ha pubblicato: “Sopralluoghi” (a cura di Santo Calì) in “Antigruppo 73” (Catania, 1973); “Reperti”, poesie 1974 - 1977, Mazzotta Ed. , Castelvetrano, 1988; “Una calla al completo”, (assieme al poeta Nino Gennaro), Perap, Palermo, 1992. Un mazzetto di poesie - “Catasto/fette ”- figura nella “Antologia palermina”, Perap, Palermo, 1997, curata da Gaetano Testa. Ha inoltre pubblicato due libri di narrativa: “Le vele ai sassi”, Perap, Palermo, 2000 e “Un sogno alto quindici piani”, Perap, Palermo, 2005. Con testi poetici e interventi critici è presente in riviste e antologie.








POESIE

Da “ SOPRALLUOGHI” (1973)
DOMICILIO COATTO

o giorni tersi nel segno

del papavero kerosene brucia

in rapide asfissie si muore


e noi per sempre canuti in cicli

di sogni e attese di comesichiama

quel tale crocifissi per fame in calvari

d'oscure botteghe decentrate officine

abitiamo una casa ai controlli serali

di ventun pollici e mogli

un piatto di pasta e fagioli ventrigli

d'uccelli tre figli maneschi in età prescolare

ai confini di primevisioni luci — neon

cinturati pirelli


alla noia di cinematografi e vie

un giro di carte e un bicchiere —

il delirio del cuore è un viaggio

oltre il grigio di nubi che opprime




ALBERGHETTI


io e te una penombra

in delirio in alberghetti

a ore fuori mano

lenzuola bianche e pulite

finestre aperte

su vicoli e botteghe

di stenti merciai

io e te stupore rubato

a squallido va e vieni

di commesso viaggiatore

grazia di ciglia finte

ombreggiate le anche

mature in vesti

di crépe odalisca

che imposta se in qualche

luogo ho una vita

di moglie fedele

una fede nuziale

a un lavabo dimenticata

partendo?



INCONTRO


e tu chi sei con questi occhi

da esoftalmo protrudenti

e mi guardi con questi



tu ora come io certo dirai

chi è questo occhiazzurri

che va zigzagando



e abbiamo in tasca carte

d'identità agli inviti

di poliziotti notturni



ognuno il suo nome cognome

indirizzo mestiere per fame

sfamante



ma oltre tiriamo: lui di là

io di qua a un muro rasente

domani forse associati



a una celletta in comune:

per ubriachezza molesta

et altre invettive rabbiose



dette in faccia a chi viene

in carrozza



SCUOLA


così dunque m'insegni l'abc

che ogni giorno da fiori mi separa

se escludi queste facce

mi stringe in una morsa la legge

del profitto anestesia corrente

il male che mi tarla mi ripugna



la scala dei livelli che mi offri

con scatti di carriera coefficienti

tu non mi chiedi nulla le strade



che percorro le sconosci il fiato

che mi manca le stragi familiari

tu non mi dici perchè queste mie scarpe



davanti sono aperte e fuori piove



DA "REPERTI" (1988)


II

Il delitto, la foto, la pratica

del furto, i soldi ritrovati

nell'alcova. Nel mazzo delle

bollette l'elastico della

sconfitta, giureconsulti,

paure e peccati di gola.

Le difficoltà di un uomo

di Stato, posta inevasa, calcoli,

reclami perentori. I comizi

nervosi, ridondanti: nebbia

in Val Padana, mari mossi,

piovaschi. Il giro d'Italia,

screzi, scaramucce tra

compagni, italiani brava gente,

applauso in onda alle 20, tra

guardo dei campione in un contesto.

Le gemelle al ritmo, un filo

di voce osè, smagliatura

alle calze, diazepam, ricchi

premi ai concorrenti. I giorni

noiosissimi d'inverno: Io strazio

delle mosche, ombra del doping

nei paraggi, pareggi, recessioni.

Kappaò alle ultime farfalle, neve

in volo, la sciarpa attorno

al collo quasi un cappio.


IV

Incubo della folla allo stadio,

incendio al Reichstag, Bosch

sotto l'ombrello, pinze e pistola,

brivido alla schiena. Cile.

I discorsi nelle crepe dell’

inverno, primavera trascorsa con

nuvole sparute, dolenzie

all'epigastrio e traslochi, noia

in dettaglio. La casa di Neruda:

schiaffo alla guancia, reperto

tra furti e annegamenti, foglia

nel refolo. I cani di guardia, il

rombo del cingolo del tank,

interessi monetari dollaro e pepita,

ok per il decesso, palpebra chiusa,

crollo, mura sbrecciate e –

sangue dall'occipite. I fottuti.



DA "UNA CALIA AL COMPLETO" (1992)

MANGIO L'ERBA PIÙ


Mangio l'erba più tenera rumino defeco.

Le buone maniere insidiano pensieri elementari

la barba da molti giorni punta il mare.

Binocolo l'orizzonte. Dopo la pioggia

dopo il vento e i guadi

bivacco dentro l'ombra

con eserciti allo sbando.

Prendo tempo come posso

cancello le tracce più visibili.

Non c'è chi esegua senza fiatare

almeno ordini minuti — strigliare

i cavalli, abbeverare i cani,

segnare albo lapillo i giorni.

Non so neppure contare

su uomini fidati.

Nuvole passano sulle prede giorni

senza di te il bottino


CRONOGRAFIE PRIVATE

1

occupa tutto il mio spazio

lui che a quell' età si tocca

mentre ora la stagione ha i colori

che reclama il suo desiderio

questa mattina tra vuoti a perdere

il giorno fa troppo rumore

e bisogna tenere a bada perfino

il guaito del cane


2
stando appena ai margini

una folle moltitudine canta

appollaiato sui rami

il tuo scalpo

poi qualcosa-qualcuno

tra questi disboscati

muove i tuoi movimenti

mi trova

e persino nel dolore

buono da mangiare



DA “ANTOLOGIA PALERMINA ” (1997)

CATASTRO/FETTE


i pesi non pesano più

brillano argille

anguille sulle muraglie

in fila bra

vini manzoniani

cani bambini

soli slegati mari

sui muri parole

crescono fili

nuvole buchi-buchi

tra il dire e il fare fichi secchi e fuchi


***

togli vento

dal mare i baffi

a manubrio di alfredo

togli il togliere che è

nel tagliare la lettera

morta & la porta

murata

la mosca sul mento la

vocale l'accento

fa che sia un bastimento

togli i vermi con

l'aglio le vespe

del pomeriggio

appena spenta la luce

togli il fulmine

dal fulminante e il lampo

da ciò che è lampante


***

mi arrendo al raptus & al lapsus

metto il piede in fallo e il fallo

dove sai

1 commento:

aldo migliorisi ha detto...

Un video sull'Antigruppo, movimento poetico che nacque negli anni 60/70 tra Palermo,Trapani, Mazara del Vallo e Castelvetrano. Con Nicola Di Maio.

http://aldomigliorisi.blogspot.it/2015/05/reperti-storie-di-antigruppo-73.html