Valeria Marzoli
LO SGUARDO SEGRETO DI
ISABELLA MORRA
Il 5 novembre 2019, nell'ambito dello Stabia Teatro Festival,
alle ore 18.00, in anteprima verrà interpretato dall’attrice Anna Spagnuolo il
monologo teatrale “IL CANTICO DI
ISABELLA” della giornalista e poeta Marcella Continanza.
Due donne coraggiose che non hanno avuto paura di lottare per
affermare le proprie idee. Due guerriere ma pervase da un animo gentile. Due
lucane. Le vite di Isabella Morra e Marcella Continanza seppure divise dal
tempo e dallo spazio, la prima era una poeta del Cinquecento che visse a Favale
(ITALIA), mentre la seconda è una giornalista e poeta contemporanea che vive a
Francoforte sul Meno (GERMANIA), sono accomunate dalla volontà di rendere la
donna pienamente libera e consapevole della propria libertà.
Marcella Continanza attraverso le sospese ed impalpabili
atmosfere del suo libro (Io e Isabella -Zambon Editore- 2007) ricamate con il
filo sottile dei ricordi, ci permette di entrare in sintonia con la parola
poetica di Isabella ma soprattutto di porre l’attenzione sulle sue
inquietudini, sulle sue tensioni segrete: “Chi
decide cosa sia il bene o il male di un’azione? Dio? Non credo che si erga a
giudice: Lui è al di sopra di ogni accadimento e di ogni giudizio… La libertà
si trova nella solitudine, non nel mondo, perché l’uso della libertà è dentro
di noi.”
Isabella è una femminista ante litteram che per amore del
nobile poeta Diego Sandoval de Castro, uomo sposato, e per di più spagnolo, e
nemico della sua famiglia apertamente filofrancese, non esitò a sfidare il
potere dei fratelli e a sottrarsi alla loro volontà. Sebbene segregata nel proprio castello a
Favale continuò a intrattenere rapporti epistolari con Diego e questo decretò
la sua condanna a morte avvenuta ad opera dei suoi stessi fratelli.
L’omicidio di Isabella possiamo definirlo un femminicidio di
altri tempi. La prima tappa del percorso di emancipazione delle donne italiane,
forse, parte proprio della volontà di Isabella Morra di riappropriarsi della
propria libertà, della propria vita. E’ questa la chiave di lettura del testo
ed è questo il fine messaggio che Marcella Continanza ha a cuore che venga
colto di “Io e Isabella”. L’autrice indaga sul mondo interiore di Isabella e
vuole mettere in luce, tutta la consapevolezza della potenza delle scelte anticonformiste
compiute da quella esile ma tenace donna. Un libro che coniuga momenti di vero
lirismo ad altri capaci di svelare tutta la fragilità e la vulnerabilità della
protagonista: “A volte il vuoto si
congiunge all’attesa e non scorgo la vita da questo castello che non s’apre …
L’anima è ferita. Dilegua il giorno. Il silenzio morso dai ricordi. Non vedo
occhi fraterni ma occhi bui che arrivano ai miei piedi.”
Con intensità e delicatezza ma con mano incisiva, la
Continanza riesce a farci immergere sia nei meandri più profondi dell’animo di
Isabella Morra sia nei profumi, nella storia e nelle tradizioni e nel paesaggio
della Basilicata facendoci partecipi di un mondo di rara forza e bellezza.
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