Aforismi da "Superrealisticallegoricamente" di Nadia Cavalera
La superrealtà? è l’anima dell’universo: pura materialità di cervelli in rete allegorica tra loro. Hanno infinite dimensioni, forme e ubicazioni, e rappresentano tutte le possibilità: la fusione dei contrari
La materia è massa di spazio esteso, in vincolata mutazione, nel tempo
La massa è l’insieme degli elementi che compongono una specifica materia
Il cervello è la logica matematica che presiede ad una qualsiasi entità materiale
L’anima dell’universo è l’autocoscienza del tutto di procedere secondo evoluzione
L’evoluzione è il processo infinito del finito
Il finito è frammento dell’infinita mutazione di cui abbiamo coscienza ma non scienza
La creazione è infinito spettacolo vissuto
Gli scarti del creato non rompono l’armonia. Sono previsti, anzi auspicabili
La bellezza è produzione di scarti
La vera arte è esaltazione degli scarti, del difforme alla ricerca di una forma, da superare: il resto è, più o meno capace, imitazione
Ogni parte della natura, dell’universo, delle galassie dispone di un cervello, anche infinitesimale
L’attività del cervello ha ritmi diversi, secondo lo specifico in cui opera
Due le facoltà principali del cervello: registrare e progettare
L’attività principale del cervello è progettare, che vuol dire utilizzare i dati in possesso per impostarne e consentirne un’evoluzione. Il cervello, nella veglia, la svolge per un’entità specifica, nel sonno, per la specie d’appartenenza della medesima
Durante il sonno, il cervello passa in rassegna, per tenerli vivi e verificarli, i miliardi di dati e immagini, a sua disposizione, ab ovo, e, associandoli variamente, li compone in film, cortometraggi, telenovelas, videoclip, che gli uomini, quando ne portano allo stato di veglia qualche spezzone, chiamano sogni
Gli esseri viventi arriveranno a non avere bisogno di dormire quando il cervello acquisirà la competenza di svolgere le sue due funzioni principali contemporaneamente
Il sonno è la sospensione della vita, un suo rallentamento che deve permettere al cervello, libero dall’attività vigile del giorno, di immagazzinare, con verifiche, i nuovi dati acquisiti e di tenere in attività i già registrati nei milioni di anni, onde evitarne la perdita (: la memoria diminuisce se non si esercita e già i latini lo sapevano)
I sogni, sia notturni che diurni, non sono facoltativi, ma assolutamente indispensabili alla vita, in quanto costituiscono la facoltà progettuale del cervello, quella principale, con cui, utilizzando la memoria genetica, esso costruisce a piccoli passi lo sviluppo dello specifico in cui è inserito
Nella memoria di ogni individuo è compressa tutta la vita del suo albero genealogico (: sino al pitecantropo, ancora più indietro: in un immenso oceano)
Le straordinarie numerosissime sceneggiature che il cervello attua di notte passano dinnanzi a noi resi inerti dal sonno e solo ogni tanto cogliamo e riportiamo nel giorno qualche spezzone di filmato che ci ha particolarmente colpito, perché è la risposta a un qualche nostro quesito, l’allegoria di un nostro vissuto quotidiano
Nascono così le rassegne infinite di ogni notte che ripercorrono la dinasty di quell’entità e che gli uomini chiamano sogni
Non ci sono ragioni del cuore che il cervello non conosca
L’amore è il raffinato top della tecnologia cerebrale, finalizzato a rendere accettabili le continue sperimentazioni della vita
Ogni esperienza è una forma di conoscenza, ma non c’è vera conoscenza senza verifica
La scrittura, quando è autentica, costituisce il superbo scalpello del pensiero
Il nostro non è il migliore dei mondi possibili ed è questa consapevolezza la causa dell’infelicità (: potevamo essere più fortunati!)
La vita è gettito di energia materiale con un timer interno geneticamente determinato. Va ad esaurimento, se non viene bloccata anzi tempo
La morte prematura, normale forse per minor consapevolezza tra gli altri animali, lascia tra gli umani un rimpianto nell’aria, una nostalgia di ciò che non è stato, una dolorosa presa d’atto dello spreco registrato, nel cammino evolutivo
Anche gli alberi hanno un cervello e delle emozioni: se feriti duramente, muoiono
Gli alberi sono come noi, a tempi identici, solo a ritmi diversi.
Le stagioni sono indispensabili perché si possa compiere nella natura, a cerchi concentrici, ciò che si compie nell’uomo (: è una storia di registrazione e elaborazione dati)
I sentimenti, le emozioni sono semplici tecniche del cervello per fissare meglio dei dati
Ogni esperienza è una forma di conoscenza, esaltata negli umani dalla scrittura che, quando è autentica, costituisce il superbo scalpello del pensiero
Le straordinarie numerosissime sceneggiature che il cervello attua di notte passano dinnanzi a noi inerti e solo ogni tanto cogliamo e riportiamo nel giorno qualche spezzone di filmato che ci ha particolarmente colpito, perché è la risposta a un qualche nostro quesito, l’allegoria di un nostro vissuto quotidiano
La coscienza è la somma biologico-meccanica di più consapevolezze circa una data realtà esterna o interna che ci interessi
L’abitudine è il costringersi a ripetere nella vita sempre i riti fisici o mentali che riteniamo ottimali nella nostra evoluzione e non vogliamo quindi che cambino (: pavida pigrizia comoda)
Per cause ancora da stabilire può accadere che alcuni dei tantissimi dati in possesso del nostro cervello scivolino dal suo dna ed emergano nella coscienza di taluni dando luogo al cosiddetto paranormale
La telepatia è una delle nostre antichissime capacità, poi perse, e che talora affiorano dai fondali della nostra memoria in circostanze e soggetti particolari
Le allucinazioni naturali o provocate sono disfunzioni cerebrali per cui frammenti di deposito memoriale brillano alla coscienza
Col tempo non c’è alchimia che non possa essere possibile
Conoscere è consolidare, nel senso che si richiamano, rinforzano e arricchiscono i ricordi compressi nel nostro dna ed appartenenti ai nostri predecessori, ab ovo (: copie diverse, parvenze di esemplari già in nostro possesso, di tutti i nostri avi). L’esperienza fornisce fatti che si possono cogliere solo nel movimento
La cosiddetta anima è l’autocoscienza del cervello di funzionare adeguatamente e quando questo si spegne è l’ultima a mancare
Anche gli animali hanno una coscienza e solo la scrittura è l’unico discrimine con gli umani
La vita è totale continuo movimento: tensione verso l’evoluzione: spasimo e goduria di una infinita attesa
L’egoismo è la sana pulsione all’autoconservazione per garantire la specifica evoluzione
La morale è l’egoismo rispettoso degli altri egoismi
Felicità è la libertà di vivere secondo morale
Libertà è la felicità di vivere secondo morale
La speranza è la tensione continua di vivere nella felicità della libertà morale
La fame di potere è coscienza spiacevole dei propri limiti specifici associata ad ansia spasmodica di superarli, ma solo nel condizionare le evoluzioni altrui
Il finito è frammento dell’infinito di cui abbiamo coscienza ma non scienza
L’evoluzione è il processo infinito del finito
Il dio della chiesa è immorale: ha permesso e permette tutti gli sconci possibili frenando il trionfo dell’etica
Antipatica è quella persona specchiandoci nella quale scopriamo il dramma da cui vorremmo fuggire (: preferiamo distrarci)
Simpatica è quella persona che coccola le nostre pie false illusioni
Per troppi medici ormai il massimo dell’etica è ignorarla
Alcune scuole sono tombe di cultura vera in cui s’imbozzolano i fallimenti di docenti che si autoconvincono del contrario
La privacy è l’ultimo stratagemma dei potenti per gabbare gli impotenti
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