sabato 1 maggio 2010

Anna Cristina Serra

ANNA CRISTINA SERRA
poetessa di grande spessore e sensibilità, attenta alle vicende e problematiche sociali della sua terra e non solo, i cui versi, dettati dal cuore risplendono di luminosità e freschezza. Nata nel 1960, originaria di San Basilio, paese di pastori e minatori, situato nella regione storica del Gerrei, nel sud-est della Sardegna. Vive e lavora a Cagliari. Nei primi anni ’90 inizia a partecipare ai più importanti concorsi letterari dell'isola riscuotendo continui successi: il Premio Ozieri (1993 e 1998), il Premio Michelangelo Pira nel 1996 con pubblicazione con la Tema Editrice della silloge "Su fragu 'e su 'entu" nel 1997, il Premio Mamoiada (1994 e 1997), il Premio Internazionale di Milano (1997), Olmedo (1993, 1994, 1995), Tissi nel 1993, il Premio Partigiani nel 1995, Silius nel 1994, Porto Torres nel 1998, Cossoine nel 1999, Osilo nel 1996, il Premio A.C.L.I. nel 1997, Dolianova nel 1993, il Premio Colleziu nel 1997, il Premio "Paolo Mossa" (Bonorva) nel 1999, il Premio "Benvenuto Lobina" (Villanovatulo) nel 1996, il Premio "Se Fermentu" (Marrubiu) nel 1995, Premio S. Caterina -Mores- nel 2001, e tanti altri. In prosa ha vinto il Premio "Sa terzina" di Macomer nel 1998. È presente in diverse giurie dei concorsi letterari più importanti dell’isola, quali: l’Ozieri, l’Anselmo Spiga di San Sperate, il Romangia (Sorso – Sennori), il "Premio Tiscali" (Dorgali), il "Premio Città di Nuraminis", il "Premio S.Antoni de su 'ou" (Mamoiada)-. "Premio S: Barbara" (Silius), "Premio Bonvhei" (Cagliari). Scrive articoli in lingua sarda sul quotidiano "L'Unione Sarda", su "Notiziario", su “Lacanas” e su altre riviste. Molte sue poesie sono state pubblicate in riviste letterarie come "S'Ischiglia", la "Grotta della vipera", "Nur", "Notiziario" , "Nae" e “Lacanas” . Alcuni dei suoi testi vengono musicati e cantati. Collabora con la Compagnia Teatrale "Fueddu e Gestu". Ha pubblicato una raccolta di versi in campidanese, Follas (Frorias, Cagliari, 2003), dedicata al suo Maestro Benvenuto Lobina. Collabora all'organizzazione di convegni, mostre e presentazioni di libri con esponenti di rilievo dell'arte e della cultura isolana.

SU CITIRI NÀSCIU INNOI

Nanta ca su citiri est nàsciu innoi,
innoi ancà deu no apu pòtziu
tzerriai mai
comente is follas
chi nd’arruint a disora.
No apu tzerriau
candu ant spratzinau
su prùniu de sa memória a su ‘entu,
no apu tzerriau
candu, ananti miu,
ant steressau sa perda prus arta
posta a càstiu,
e no apu tzerriau
candu portau in is ogus
padentis chi lompiant fintzas a celu
e in is manus una funi.
E aici
apu giogau cun custu citiri
po intendi’ sempri,
aintru e de prus
su prùniu
sa perda
is padentis,
e-i-custa tròpera de cuaddus
chi, cun-d-una funi,
tragant ancora a grai
su citiri nàsciu innoi.

2009


IL TACERE NASCE QUI

Dicono che il tacere è nato qui/ qui, dove io non ho potuto/ urlare mai/ come le foglie/ che cadono anzitempo/. Non ho urlato/ quando hanno disperso/ la polvere della memoria nel vento,/ non ho urlato/ quando, davanti a me,/ hanno distrutto la pietra più alta/ messa a guardia,/ e non ho urlato/ quando avevo negli occhi/ boschi che giungevano sino al cielo/ e una fune tra le mani./ Così/ ho giocato con questo tacere/ per sentire sempre,/ dentro e di più/ la polvere/ la pietra/ i boschi,/ e questo branco di cavalli/ che, con una fune,/ trascinano ancora a fatica/ il tacere nato qui./

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